Robin Hammond, Where Love Is Illegal 

Jessie è una giovane palestinese transgender. Ha saputo di essere donna fin da molto giovane. E le conseguenze sono state terribili. Lo zio l'ha costretta a subire violenti e ripetuti abusi sessuali; il padre e il fratello hanno cercato di ucciderla più volte. Il sogno di Jessie era studiare e diventare infermiera, ma l'obiettivo si è infranto contro la discriminazione. 
Sopravvive e lavora come prostituta.

L'omosessualità del giovane Ruslan ha fatto germogliare in Russia ripetuti attacchi omofobi. Nel suo cervello, danneggiato dalla violenza, non c'è più spazio per il regolare flusso dei ricordi; l'occhio risulta ammalato con il distacco della retina, un arto inferiore è spezzato. Quindi il sangue, attraverso l'epistassi, lo rende sofferente così come la frequente emicrania. 
L'emorragìa cerebrale: un nemico da battere?


O, 27 anni (a destra), e D, 23 (a sinistra). 
Sono state attaccate di ritorno da un concerto per essersi baciate 
ad una fermata della metropolitana. 
“La paura più grande è stata per la persona che amo”, dice O.


Miiro, 25 (a sinistra), e Imran, 21 (nome falso) convivono in Uganda. 
La coppia è stata buttata fuori di casa, picchiata, e poi incarcerata.



Abinaya è transgender, soffre il rifiuto della famiglia. 
Si affretta a buttare giù l'ennesimo sonnifero, la chimica vincente per sconfiggere il dolore con la morte. Dopo qualche mese in ospedale, la famiglia le oppone uno schermo ostile: ecco, ripudiata e cacciata di casa! Ora va incontro alla vita lavorando 
come prostituta in Malesia: ancora un cliente, l'ennesimo!